SIMILI DIFFERENZE

SIMILAR DIFFERENCES

Sono stata stimolata in questa mia opera, da recenti dibattiti svoltisi a vari livelli nel mio paese.. Da circa un anno ho cominciato a raccogliere le impronte digitali delle persone che incontravo. Ne ho selezionate e ingrandite una trentina, senza tener conto dell’età, del sesso e del colore della pelle Più sono andata avanti nella raccolta più sono rimasta affascinata da questo ” segno” di riconoscimento che una parte del nostro corpo lascia in seguito a pressione. La raccolta vuol rappresentare un muro che a volte gli esseri umani costruiscono nel corso della loro evoluzione, ma che possono anche attraversare grazie alla trasparenza del materiale di cui è fatto. Un muro di identità, dunque, che può essere un ostacolo alla relazione, ma che può diventare il luogo in cui ogni identità realizza se stessa se trova uno spazio di movimento intorno, alla presenza dell’ ”altro”che guarda ammirato; il tutto come armonia di simboli, intendendo con questo termine la testimonianza di un rapporto.E come ogni simbolo rinvia ad altro per ricostruire un’unità divisa, così ogni impronta rinvia ad un’altra per avere visibilità, per essere segno di se stessa e quindi per esistere…. e garantire l’esistenza.